Metti la farina e il burro a cubetti in una marmitta, aggiungi 2 prese di sale. A parte prepara il rosso d’uovo sbattuto con l’acqua. Inizia a lavorare la pasta con i polpastrelli. Quando la farina con il burro avrà raggiunto una consistenza sabbiosa, aggiungi l’uovo.

A questo punto impasta con tutta la mano in maniera da amalgamare il più velocemente pos- sibile.

Meno si riscaldano le paste al burro meglio è, per questo le lavoro in punta di dita. Se ho le mani particolarmente calde posso mescolare con un cucchiaio di legno o con l’aiuto di una spatola di plastica.

Più il burro che impasto è freddo, più la frolla verrà meglio, anche se più difficile da lavorare. Le paste al burro che si riscaldano durante la lavorazione, una volta cotte, risulteranno unte. In termini tecnici vengono chiamate bruciate. Se si impasta prestando attenzione alla temperatura, una volta cotta la frolla risulterà asciutta e friabile. L’acqua assieme al rosso d’uovo serve a rendere la frolla meno sabbiosa e un poco più consistente.

Quando la pasta è appena lavorata, taglia un foglio di carta forno delle dimensioni della tortiera. Stendi la pasta, con un mattarello, direttamente sulla carta forno.

Per conservare la pasta frolla salata, a seconda di quando la utilizzerai, puoi:
– arrotolare la sfoglia su se stessa e riporla in frigorifero, si conserverà per 3 giorni.
– congelarla arrotolata nella pellicola.
– adagiarla nella teglia, avvolgere nella pellicola e conservare in frigorifero per massimo 3 giorni.
– adagiarla nella teglia, avvolgere nella pellicola e congelare. La frolla sarà talmente sottile che potrai farcire la crostata da congelata e cuocerla direttamente in forno.

Invece di preparare un panetto di pasta, farlo raffreddare e poi stenderlo sulla carta forno, stendo la pasta quando è appena lavorata, sarà più facile da stendere e prenderà più facilmente la forma della teglia.

Anche il riposo in frigorifero sarà più veloce essendo la pasta sottile.