Gamberi bolliti poché nel proprio fumetto
RICETTA PER PREPARARE I GAMBERI BOLLITI POCHÉ NEL PROPRIO FUMETTO
La ricetta dei gamberi bolliti unisce il comfort di un brodo ricco di sapore e la freschezza del pesce.
Procedimento:
Per preparare i gamberi bolliti nel proprio fumetto prima di tutto devi sgusciare i gamberi, preparare il fumetto (vedi ricetta), portarlo a bollore e salarlo come l’acqua per la pasta.
Procedi mettendo una decina di gamberi per volta in un ampio colino e affogali nel proprio fumetto.
Poi muovili un po’ così che si cuocia la carne anche tra un gambero e l’altro.
Dopo circa 1 minuto appena le carni sono bianche, scolali e saranno già pronti.
Prosegui adagiando i gamberi bolliti nei piatti di servizio e aggiungi un po’ di prezzemolo tritato grossolanamente, un goccio di limone e un filo di olio EVO.
Note:
Questa tecnica è particolarmente valida perché invece di bollire in acqua, si bolle nel proprio brodo o fumetto, questo fa sì che i gamberi bolliti, molto delicati, siano insaporiti dal proprio brodo e non viceversa, permettendo così di arricchire i gamberi e non l’acqua in cui li si cuoce.
Dopo la cottura dei gamberi il fumetto rimasto è comunque un fumetto molto ricco, che essendo già salato non si può restringere, ma si può fare un ottimo risotto o delle zuppe di mare.
La carne dei gamberi è trasparente da cruda poi mentre si cuoce diventa prima opaca e una volta cotti sono bianchi.
Più i gamberi cuociono più diventano piccoli e duri, se li si scola appena bianchi rimangono morbidi e carnosi.
Ingredienti
Per 1 persona:
6-8 gamberi interi (a seconda delle dimensioni),
Un filo d’olio Evo,
Prezzemolo,
Limone,
Sale.
Note:
I gamberi che potete acquistare per questa ricetta sono i gamberi rossi di Sicilia, le mazzancolle mediterranee, quelle asiatiche (nettamente inferiori come qualità), i gamberi argentini decongelati (molto gustosi e carnosi: i gamberi sono forse l’unico proteico a mantenersi perfettamente dopo la congelazione) e i tiger asiatici decongelati (meno gustosi delle code argentine).
