Curry thailandese di pollo con arachidi

Ricetta del Curry thailandese di pollo con arachidi

La ricetta del curry thailandese di pollo è una preparazione molto semplice e veloce. Questo piatto thailandese si serve con le mandorle.

Procedimento:

Per preparare la ricetta del curry thailandese di pollo fai riscaldare il burro di cocco, o l’olio di semi, in una casseruola di alluminio o rame e adagia il pollo in pezzi dalla parte della pelle.

Dopo lascia rosolare a fiamma media, trovando la temperatura finché continui a rosolare il più a lungo possibile, non muovere la carne in quanto rosola meglio.

Quando vedi che la carne ha preso colore, girala e rosala anche dall’altra parte.

Nel frattempo togli la pelle alle cipolle e dopo averle tagliate a metà tagliale a rondelle.

Nel momento in cui il pollo ha finito di rosolare aggiungi le cipolle e fai appassire, sempre prestando attenzione che la fiamma sia sufficiente a che lo sfrigolare non smetta, mescola spesso così che le cipolle non prendano colore, se necessario alza la fiamma e se il rumore dovesse diventare troppo intenso riabbassa.

Una volta che le cipolle saranno appassite (morbide, pastose ma non colorite), aggiungi il curry e stemperalo, poi aggiungi anche le arachidi.

Prosegui lasciando rosolare il curry e le noccioline ancora un po’.

Passato qualche minuto, aggiungi il latte di cocco, porta a leggero bollore e lascia andare a fiamma bassa per 30-40 minuti, girando il pollo ogni 10-15 minuti.

Dopo i primi 15 minuti di cottura con il cocco assaggia la salsa e correggi di sale.

Quando il pollo è cotto (morbido alla forchetta) la ricetta è pronta, se durante la cottura vedi che i liquidi sono troppo densi e rischiano di attaccare aggiungi un poco di acqua.

Alla fine servi il pollo al curry accompagnato al riso.

Note:

In Italia si trovano sia confezioni a barattolo di burro di cocco sia a bottiglietta, mentre nei paesi orientali dove la temperatura è costantemente più alta il burro di cocco è sempre liquido, in Italia spesso, con l’arrivare della primavera o dell’autunno il burro si solidifica ed è praticamente impossibile farlo uscire dalle bottigliette se non sciogliendolo a bagnomaria, meglio quindi acquistare il burro in barattolo che è più facile da prendere a cucchiai.

Se trovi la temperatura più bassa possibile perché il pollo non smetta di rosolare senza smettere di sfrigolare crei delle rosolature più prolungate e profonde, se alzi troppo la temperatura di rosolatura, il pollo tende a bruciare subito senza riuscire a rosolare, le rosolature sono quella componente aromatica che creiamo perché sono particolarmente golose, le cosiddette caramellate.

Se non muovi la carne, questa attaccherà un po’ all’inizio ma poco dopo si staccherà facilmente, se moderi la temperatura sia l’attaccato che il rosolato sul pollo saranno di colore marroni, l’attaccato è positivo se attacca vuol dire che rosola.

Se rosoli il curry, cosa che raramente le ricette italiane fanno fare, il curry sprigiona tutti i suoi aromi con più potenza.

Esistono due tipologie di latte di cocco, quello per cucinare e quello per dolci (che è dolce), presta attenzione quando lo acquisto.

Prima di fare due buchi nella latta e scolare il latte di cocco nella pentola, agita il barattolo perché spesso in superficie il latte di cocco si addensa.

Quando sali il pollo presto attenzione a che il curry sia già salato, quindi prima assaggia e poi sala.

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